La cantina sita in contrada VIVIGNATO (dove vive la vigna)
è casa mia e della mia famiglia.

La cantina sita in contrada VIVIGNATO (dove vive la vigna)
è casa mia e della mia famiglia.

La mia idea di vino racconta di cura e rispetto per il territorio, identità, passione e artigianalità.

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MEZZATESTA

Catarratto

IAMONTE

Catarratto

SCARLATA

Nero d’Avola

I vigneti sono situati nelle contrade Vivignato, Mezzatesta e Scarlata, all’interno di una vallata che parte dalle sponde del torrente Fiumefreddo (70 m s.l.m), sino alle falde del monte e riserva naturale Angimbè (280 m s.l.m.).

La differenza di altitudine ed esposizione mi ha permesso nel tempo di adattare varietà e portainnesti in funzione alle esigenze dello stesso, al fine di ottenere la migliore espressione organolettica di ogni varietale.

Il suolo è di medio impasto, tendenzialmente sabbioso, minerale, con presenza di roccia arenaria. La varietà che gestisco principalmente è il catarratto, che rapprensenta il 70% del vigneto, mentre in piccole parcelle coltivo, nero d’avola, grillo, zibibbo e perricone.

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Nel 2022 intraprendo la prima vinificazione nella mia cantina, focalizzandomi sul catarratto e sul nero d’avola, massime espressioni del terroir siciliano e trapanese, dalle quali nascono le mie tre etichette.
La mia politica aziendale è improntata alla sostenibilità, che abbraccia sia l’aspetto agronomico che enologico.

Dal punto di vista agronomico, la conduzione biologica del vigneto è un elemento centrale.

Questo approccio implica l’assenza di utilizzo di prodotti chimici sistemici, sostituendoli con concimazioni organiche o sovescio. La lotta alle infestanti è gestita agronomicamente, senza ricorso a diserbanti, ma con pratiche di diserbo manuale.

Inoltre, l’attenzione alla sostenibilità si estende sia al lavoro in cantina, con la vinificazione nelle storiche vasche in cemento che, con le loro spesse paratie, riducono il consumo di energia elettrica, sia al packaging, con una bottiglia leggera, assenza di capsula e un tappo a base di sughero organico, riassemblato con cera d’api.

La vinificazione segue un approccio artigianale e meno invasivo possibile.
L’assenza di utilizzo di prodotti di sintesi, compresi i lieviti selezionati, caratterizza questo processo.
La dosatura di solforosa è ridotta rispetto ai parametri biologici, e la chiarifica avviene naturalmente con una prolungata stazionatura in cantina.

La fermentazione si avvia con lieviti indigeni, contribuendo così ad esprimere identità e unicità del varietale e del terroir.

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L’artigianalità di famiglia tramandatami, unitamente alla passione per la vigna, si traduce in vini che cercano di raccontare la storia contadina.

Questo ritorno alle radici si riflette anche nel restauro conservativo della cantina, storico palmento di fine ‘800 appartenuto alla famiglia Iamonte.

La decisione di adottare la bottiglia renana, riprendendo gli ultimi cenni di imbottigliamento nel trapanese e, soprattutto dell’alcamese, diventa parte integrante del progetto complessivo, contribuendo a preservare l’autenticità e la tradizione in ogni aspetto della produzione vinicola.

DOMENICO LOMBARDO VINI
VIVIGNATO

info@domenicolombardovini.com
+39 333 86 58 580
+39 328 13 24 510
+39 338 74 14 685 [ENGLISH]

Contrada Mezzatesta,
SP33, 91013 Calatafimi
TP Sicilia →vai su Maps

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